Quando un prodotto o processo può dirsi sostenibile?

Ce lo spiega il nostro CEO, Ing. Crescenzo Di Fratta.
La sua risposta è chiara: “Solo quando riesce a dimostrare determinate caratteristiche in base alla propria origine e alla modalità in cui è stato realizzato.” E questo, oggi, significa molto di più di semplici dichiarazioni.

Nuovi obblighi per le aziende
Le normative europee, con la direttiva UE 2024/825, sono chiare: basta con il greenwashing!
Dal 2026, i Green Claim generici e le autocertificazioni saranno banditi. Ogni claim dovrà essere controllato e certificato da un verificatore indipendente e accreditato. Un cambiamento epocale che richiede alle aziende di prepararsi adeguatamente.

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L’asseverazione di un ente terzo indipendente come TÜV AUSTRIA Group diventa quindi una leva strategica fondamentale per apporre credibilità alle proprie dichiarazioni.
“Uno sforzo necessario, un’opportunità per il futuro”
“Questo sforzo”, afferma l’Ing. Di Fratta, “sarà richiesto a tutte le aziende, indistintamente dai settori nei quali operano e dalle dimensioni, sia in Italia che in Europa, e si allargherà anche alle aziende dei paesi non UE che vogliono importare in Europa.” Ma, allo stesso tempo, rappresenta un’opportunità unica per le aziende di distinguersi, di costruire un futuro più sostenibile e di successo.

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