La specificità del test di Emissione Acustica EA, caratterizzato da un monitoraggio continuo di tutta la struttura durante la fase di pressurizzazione, consente di ridurre considerevolmente il rischio connesso allo svolgimento della prova pneumatica.
Secondo quanto previsto dal D.M. 329/04, la verifica di integrità decennale di attrezzature in pressione – come reattori, colonne, scambiatori di calore, etc – consiste in un’ispezione visiva interna ed esterna del serbatoio oltre a una prova spessimetrica.
L’ispezione visiva interna comporta la necessità di garantire, per tutta la sua durata, la totale assenza di tracce di gas (certificazione “gas free”) nonché l’utilizzo, da parte dei tecnici specializzati incaricati di eseguire il suddetto esame, di specifici DPI per l’accesso in sicurezza in spazi confinati. Per recipienti di grandi dimensioni, inoltre, è necessario anche l’allestimento di apposite impalcature e di adeguata illuminazione per la sicurezza del personale al fine di raggiungere le membrature da ispezionare.
Lo stesso D.M. 329/04 prevede la sostituzione dell’ispezione visiva interna con una prova pneumatica (1,1 volte la PS) – quando l’attrezzatura ha caratteristiche tali da non consentire adeguate condizioni di accessibilità al suo interno – in aggiunta all’ispezione visiva esterna e alla spessimetria.
L’esecuzione della prova pneumatica prevede però, da parte dell’utente, la predisposizione di specifici provvedimenti di sicurezza molto spesso complessi da realizzare – atti a ridurre il rischio connesso allo svolgimento di tali prove.
Pertanto è possibile eseguire l’analisi dell’integrità decennale su tale tipologia di strutture metalliche eseguendo:
– Prova pneumatica (1,1,volte PS) assistita da EA
– Ispezione visiva esterna
– Prova spessimetrica